Casarano e Casaranello

Casarano e Casaranello

17 Ottobre 2022 0 Di toniorollo

Grazie al FAI (Fondo Ambiente Italiano) c’è l’occasione di spingersi giù là dove mai ero stato, ma di cui avevo tanto sentito parlare: Casarano. E’ proprio una delle Giornate d’Autunno del FAI mi ha permesso di vedere dei mosaici e degli affreschi paleocristiani belli, dai colori vivaci, che un restauro ben fatto ha riportato all’antico splendore.

La chiesetta di Santa Maria della Croce a Casaranello è un gioiello dell’arte che unisce oriente e occidente, che collega tempi diversi grazie alle opere pittoriche e musive che accoglie al suo interno. Affreschi di epoche e fatture diverse che mostrano una fede e una devozione costante nel corso dei secoli. Dal ciclo di Gesù (il bacio di Giuda e l’ultima cena), al martirio di santa Margherita e santa Caterina che si trovano nel soffitto a botte, o gli affreschi del il Cristo sul trono, i santi Antonio Abate e Sant’Eligio o Urbano V che sorregge su un vassoio le teste di Pietro e Paolo, o ancora una Madonna delle Grazie e una Madonna Odegidria.

La chicca della piccola chiesetta è rappresentata dai mosaici sull’abside. Colori, composizione, giochi di linee e decorazioni fanno pensare ad un gioioso gioco cromatico come a fuochi d’artificio. La cupoletta con la croce su un cielo azzurro riprende un classico dell’arte bizantina che si ritrova in altre basiliche.

La visita di Casarano si è arricchita dal Palazzo D’Elia e dalla Chiesa Matrice.

Strada facendo degno di nota, oltre a qualche palazzo nobiliare mastodontico o qualche palazzotto liberty, un bancone in carparo con le sue “emoticon ante litteram”. All’ingresso del palazzo D’Elia lo stemma raffigurante il profeta Elia che sale al cielo su un carro di fuoco (2Re 2,11). Nella Chiesa matrice, una vera cattedrale, una grande tela raffigurante i 3 fanciulli nella fornace (Dn 3).

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