Bologna

Bologna

27 Dicembre 2022 0 Di toniorollo

Bologna la dotta, la rossa, la grassa, la torrita“, ha esordito così la nostra guida al free tour per la città, spiegando il perchè di questi appellativi, proprio sotto le torri degli Asinelli (con la A maiuscola perchè della famiglia da cui prende il nome una delle due), quelle che sono rimaste e per le quali la città è nota.

Il tour è proseguito lungo la via Maggiore presso la Casa degli Isolani per vedere alcune frecce conficcate nel solaio, grazie a qualche sicario mandato da un marito geloso e accecato dalla bellezza della padrona di casa. E’ stata anche l’occasione per comprendere come le necessità economiche sono state alla base dello sviluppo edilizio e quindi a trasformare la città con 50 chilometri di portici.

Interessante la visita a quella che non è la cattedrale, ma l’immensa basilica di san Petronio, troncata nel suoi arti (transetto) per volere di un papa che per paura che diventasse più grande della sua san Pietro gli ha preferito il palazzo dell’Università.

Particolare, ironia della sorte, anche quello ha unito il papa e l’artista che lo voleva omaggiare con la statua del Nettuno e che di fronte alla richiesta del papa di modificarla, lui ha risposto con il particolare del dito.

Non poteva mancare una veloce visita alla più antica università con la miriade di stemmi degli studenti che con le loro antiche casate l’hanno frequentata. Poi un passaggio sotto la casa del M° Lucio Dalla, che durante l’ultima visita alla città, un giorno di pasquetta, lo avevo incrociato che usciva da san Petronio dopo aver pregato.

La mattina bolognese si era aperta con una lunga scarpinata con partenza dallo stadio Dll’Ara fin sopra al santuario della Vergine di san Luca. Peccato perla foschia che ha mascherato il panorama.

La fotogallery (10.12.2022)