Empoli – Lecce. Tre punti di speranza
11 Gennaio 2025Erano due squadre che si affrontano mentre sentono il fiato sul collo da parte di un folto gruppo di squadre che cercano di uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Si sono affrontate a viso aperto, senza esclusione di colpi… a parte qualche colpo di scena, con un bel po’ di errori, ma anche con qualche perla che ha permesso ad una a prevalere sull’altra.
Due tempi per due partite diverse. Il primo tempo per il Lecce che governa partita e segna i goal, il secondo tempo per l’Empoli che tiene il gioco ma perde la partita.
Il Lecce è partito bene. Per tutta la prima parte la squadra ospite ha avuto le sue occasioni, alcune le realizzate nello stupore dei più, altre le ha sprecate. Dopo la partita grigia contro il Genoa, in tanti si stavano aspettando di vedere qualche colore, volevano vedere un balzo di orgoglio e, di fatto, c’è stato. Già dopo pochi minuti (al sesto) il Lecce va in rete con Tete Morente, grazie ad un recupero e un bel assist di Pierotti e un liscio di Krstovic. Ne passano pochi altri ed è lo stesso attaccante che va in goal su una rimessa laterale battuta velocemente dello stesso Morente. Nel mezzo delle due realizzazioni un goal mancato dalla squadra di casa. E sempre nella serie della Sagra delle Occasioni Mancate anche in questa partita il Lecce non si è fatto mancare nulla, né sa qualcosa il solito Krstovic o Pierotti che in un tête-à-tête con Seghetti, portiere dell’Empoli, hanno la peggio.
Il resto del primo tempo scorre via velocemente e più o meno serenamente, con occasioni e sbagli da entrambe le parti.
Cosa sia successo negli spogliatoi nessuno lo può sapere, ma da quello che si è visto in campo nella seconda frazione di gioco, si può dire che qualcosa è avvenuta veramente.
Il Lecce è tornato in campo con un ritmo adagio – lento, mentre la squadra dell’ex D’Aversa ha messo in campo un ritmo andante – con brio. I risultati sono arrivati immediatamente accorciando subito le distanze grazie a Cacace che di testa, saltando più in alto di Baschirotto, mette la palla in rete.
Per buona parte della ripresa è l’Empoli a cercare il pareggio, particolarmente con Esposito e Colombo, ma non c’è nulla da fare, perché la squadra leccese resiste anche se in modo confuso e disordinato. Solo negli ultimi dieci minuti della partita lascai spazio al Lecce che riesce ad uscire dall’assedio e tentare qualche sortita. Alla fine, in pieno recupero, Krstovic tira fuori dal cilindro un tiro magico, quasi impossibile: da fuori area, su passaggio di Dorgu fuggito in solitaria sulle verdi praterie del Castellani di Empoli, l’attaccante montenegrino fa partire un tiro a giro verso l’incrocio dei pali, là dove il volo plastico di Segretti non può arrivare.
Tre punti importanti che portano il Lecce a raggiungere l’Empoli a venti punti, in attesa che le altre contendenti alla salvezza disputino la loro ventesima partita. Tre punti che sono una fresca boccata d’aria. La cura Giampaolo comincia a vedersi, sperando che non sia una terapia con benefici temporanei. Qualche “medicina” in più in difesa farebbe bene.
Nota positiva è venuta anche dalla buona prova del “nuovo” Helgason, che dopo l’esordio stagionale di domenica scorsa, ha avuto modo di disputare tutta la partita, e di Coulibaly.
Pubblicato su: Il Giornale del Salento